domenica 27 novembre 2011

Cantina Cerea

Ristoranti Carne alla brace o alla griglia - Indirizzo: Via Ghilardi, 20 (Alzano Lombardo) - Email: cantinacerea@alice.it - Telefono: 035.515463

Ristorante sito in un cascinale del 600, specialita' carne alla brace, 10 menu' degustazione a partire da €. 25,00, dal martedi al venerdi menu' serale a €. 15,00 dal martedi al sabato menu di pranzo €. 10, 00

4EAT Visual & Design Restaurant Milano

Ristoranti Altre tipologie - Indirizzo: Via Adige 17 (Milano) - Email: reservation@foureat.com - Telefono: 02.55011033

Nel nostro ristorante la ricerca dell'equilibrio è assoluta. L'attenzione per il dettaglio, l'amore per la misura e per lo stare bene si vedono anche nella cura della location, una ricercatezza che abbiamo desiderato offrirvi nella scelta delle luci, del design e del suono. Da 4 EAT l'atmosfera sana e naturale accompagna sempre la buona cucina: tutto questo perché la cura del particolare è essenziale per sentirsi bene. Tutto questo per vivere nuove raffinate emozioni a tavola.

Osteria Quattro Rose

Osterie - Indirizzo: Via Orti 8 (Rovato) - Email: info@quattrorose.it - Telefono: 030.723027 - Fax: 030.723027

Il nuovo “salotto del vino” al centro di Rovato in Franciacorta L’Osteria Quattro Rose, vineria con cucina, è al centro di Rovato, a ridosso dei resti dell’antico castello del 1400. L’ambiente è casalingo, caldo, ricorda una delle più antiche trattorie del paese, attiva fino dal 1800.

Il Grillo

Ristoranti Tradizionali Tipici - Indirizzo: Via Venezia 40 (Cavalcaselle) - Email: ilgrillo@hotelmiura.it - Telefono: 045.7570087

Cinqualino Beach

Ristoranti Pesce Per cerimonie Per matrimoni Per meeting Cucina Toscana - Indirizzo: Piazza Fabrizio de Andrè, 21 (Cinquale di Montignoso) - Email: ristorante@cinqualinobeach.it - Telefono: 058.5807091

Cinqualino Beach è “cucina del mare” dove il pesce fresco non è uno degli ingredienti ma l’Ingrediente Pesce nostrano, unici in Versilia per cruditè. Oltre 30 qualità tra crostacei, molluschi e conchiglie “L'unica catalana imperiale” Cantina con oltre 200 etichette Cinquale di Montignoso a pochi passi dal Lungomare Apuo-versiliese

Osteria dei Compagni di merende

Ristoranti Tradizionali Tipici Steak House Cucina Toscana Carne Carne alla brace o alla griglia - Indirizzo: Via della Verruca 14 (Vicopisano) - Email: info@osteriacompagnidimerende.it - Telefono: 050.799758

Chariot

Ristoranti Tradizionali Tipici - Indirizzo: Viale Kennedy, 31/A (Malnate) - Email: info@ristorantechariot.it - Telefono: 0332.861040

Ottimo locale, menù con vastissima scelta, piatti molto curati, ottima anche la pizza. Prezzi medi, conveniente il menù a pranzo per lavoratori

La Taverna del Gufo

Ristoranti Tradizionali - Indirizzo: Via Francesco Asdrubali 93 (Loreto) - Email: latavernadelgufo@hotmail.it - Telefono: 071.977634

Trattoria La Corte

Ristoranti Tipici Pesce - Indirizzo: Via Maggiore 2 (San Paolo Ripa d'Oglio) - Email: trattorialacorte@virgilio.it - Telefono: 0375.389920 - 334.7757933

Trattoria di pesce di mare, dove non mancano piatti tipici della cucina Mantovano Cremonese

La Fonte dei Sensi

Ristoranti Tradizionali Tipici - Indirizzo: Sette Ponti 37a (Castelfranco di Sopra) - Email: lafontedeisensi@libero.it - Telefono: 055.9149467 - 366.3985115

alle pendici del pratomagno sulla Setteponti un nuovo locale di charme è nato,che propone dei piatti del territorio rivisitati dallo chef Federico leggieri ed elaborati una cucina conteporanea come ama definirla. Il servizio attento e curato dalla moglie Nataliya con la sua gentilezza e amore a questo mestiere rendera una piacevole serata in questo bel locale del Valdarno .

giovedì 3 novembre 2011

Ristoranti, testati per voi

ZOE FOOD
Piccolo locale in via Venezian 24, Trieste. Lochiamano "nutribar", durante il giorno funziona come bar e spaccio di generi alimentari bio, a ore dei pasti come ristorante. Fino alle 19 preparano al momento anche centrifughe di verdura e frutta.  Il ristorante è prevalentemente vegetariano, ma non solo.
I piatti sono nutrienti, colorati, sani. Rigorosamente bio, questo è ovvio. E saziano, senza riempire troppo. Un po' di cereali, verdura cotta o cruda, legumi, tofu, o anche carne per completare il piatto.
Insomma quasi ogni scelta è  buona per la salute e la linea. Complimenti.
Da non sottovalutare lo spazio per i bimbi, per giocare e disegnare. Finalmente un posto dove anche i nostri cuccioli sono i benvenuti!

Sono a dieta posso ancora uscire a cena?

Resistere o non resistere, questo è il dilemma....Se sia più nobile mangiare e non offendere gli ospiti, o più eroico rifiutare e così facendo tener fede alla dieta.... Gola o fermezza? E se cedessimo, ma solo un po'?
Al di fuori del dubbio amletico, a volte un invito a cena può essere un problema per chi è a dieta, o anche per chi cerca semplicemente di mantenersi in buona forma e buona salute.
Come gestire gola e galateo?
Se siamo invitati a casa di amici è abbastanza facile, sarà sufficiente comunicare in anticipo ai cuochi che siamo a dieta, o che non mangiamo alcuni alimenti, certi della loro comprensione e sostegno!
Se siamo a casa di conoscenti, parenti, la suocera, o situazioni meno "alla mano", ovviamente l'invito è meno semplice da gestire. Se non possiamo rifutare il cibo, potremmo prendere porzioni piccole piccole, un assaggio, spiegare che siamo a dieta ma ci teniamo comunque ad assaggiare. E' bene, a quel punto, prodigarsi in complimenti e insistere su quanto ci piacerebbe poterne gustare una porzione più grande!  In questo modo i cuochi di turno non si dovrebbero offendere.

E se siamo al ristorante? In teoria qui è facile, basta decidere in anticipo cosa prenderemo, se cederemo o no sul dolce, sul pane sul vino... e poi, una volta deciso è fatta, non bisogna più pensarci.
Anche questa strategia non è a prova di falla: alcuni locali servono porzioni enormi, e la tentazione di finire tutto è alta. In locali di questo tipo noi spesso ordiniamo una porzione sola e la dividiamo in due, ad esempio un secondo e una grande insalata con due piatti... e a volte avanza... oppure un piatto per due generalmente avanza per tre, qualcosa si porta anche a casa! E ringrazia anche il portafoglio.
Altri locali, più "alla moda", servono invece porzioni minuscole, e chi ha ordinato magari solo un secondo e una verdura si trova facilmente ad ordinare il dolce per fame (o quasi).  Buona come scusa no?

Con queste considerazioni in mente ho pensato di fare una piccola recensione dei locali dove può andare tranquillamente anche chi è a dieta, senza timore per la linea né per il portafoglio.
Spero mi aiuterete con le vostre esperienze, in modo da aggiornare il blog anche per chi non abita a Trieste.  Attendo dunque commenti e contributi!

Ecco il primo locale provato per voi.

lunedì 24 ottobre 2011

A CHI SERVONO LE VISITE DI CONTROLLO?

Il percorso verso la salute e la forma fisica può essere anche piacevole, si sta meglio, questo è sicuro, ma la strada è insalita, e cadute o deviazioni dalla strada fissata fanno parte del gioco. Losappiamo tutti. Se fosse semplice, nessuno avrebbe bisogno di chiedere l’aiutodi un professionista per raggiungere il proprio scopo.
Eppure, da qualche parte, una vocina orgogliosa tenta disabotare i nostri migliori sforzi, e quando il dimagrimento non è andato comesi sperava, la vocina sussurra “rimanda la visita di controllo, non andare, ache serve, non hai perso nemmeno mezzo etto”…
E si rimanda, alla prossima volta, la prossima settimanaandrà meglio… e diventa il giorno di mai, un ennesima sconfitta, e l’ago dellabilancia torna a salire, quello dell’autostima a scendere.

Un confronto con il professionista scelto, a intervalli regolari, è importante.
Dover rendere conto ad un altro di quanto facciamo non è piacevole, ma aiuta amantenere fede agli impegni presi.
Se tutto è andato bene, prendiamo nota del successo, facciamotutte le misurazioni del caso, faccio i dovuti complimenti, e si continua comeda programma.  Sono le visite che dannomaggiore soddisfazione a tutti, ovviamente.
Se invece è andato tutto male, bisogna chiedersi perché!  Innanzitutto, il piano alimentare propostopoteva essere inadatto, o non rispondente alle aspettative. Non è semplicetrovare la soluzione giusta, parliamone!  Protestare si può, anche i reclami sono bene accolti, mi aiutano a fare meglio laprossima volta.
A volte il piano alimentare andava bene, ma non è statoseguito. Vuoi per troppi impegni mondani, o poco tempo, scarsa organizzazione…anche qui occorre chiedersi perché si sceglie di fare una cosa e poi non la siporta fino in fondo.  Parlarne serve acapire, e forse a trovare una soluzione più adatta.

A volte si decide di rimandare la visita… per mancanza difondi. Questo è il motivo peggiore di tutti, preferisco fare un controlloscontatissimo (a volte anche gratis!) ma poter seguire la persona per tutto iltempo che serve a raggiungere l’obiettivo! Basta parlarsi.

In conclusione, a chi servono le visite di controllo? A voila risposta…..

giovedì 20 ottobre 2011

LINEE GUIDA, PIATTI O PIRAMIDI?

Ho deciso di scrivere ancora una volta su uno dei miei argomenti preferiti. Cosa vuole dire “sana alimentazione”?
Copyright © 2011, Harvard University
Fiumi di parole vengono scritte quotidianamente sull’argomento, ma nell’ottica che un immagine vale piu di mille parole, vorrei commentare la scelta del governo statunitense di adottare come linea guida nutrizionale il disegno di un piatto diviso in quadranti. Lo chiamano “myplate” e sostituisce la vecchia piramide alimentare, che forse non era poi tanto di aiuto… quanti di noi sanno quanto è una porzione, in fondo?
Eccolo qua, nella versione revisionata dagli scienziati della Harvard  School of Public Health!

Quando è ora di mangiare, quasi tutti si immaginano il menu che consumeranno, nel senso che praticamente ci raffiguriamo nella mente quello che mangeremo, ed il nuovo “piatto americano” potrebbe essere uno schema utile per immaginare un pasto più sano.  
Ecco cosa dicono i ricercatori di Harvard (ho riassunto e tradotto liberamente dal sito). “Riempi almeno la metà del tuo piatto di verdura e frutta. La verdura dovrebbe essere di stagione, colorata, variata durante la settimana. E no, le patate non contano come verdura!
Un quarto del piatto dovrebbe essere riservato ai cereali, preferibilmente integrali.  Lo spazio rimanente è per un alimento proteico, come pesce, pollame, legumi, noci.  La bottiglia di vetro ci ricorda di utilizzare grassi sani come l’olio di oliva per il condimento e per cucinare i cibi.  Non dimentichiamo di aggiungere un bicchierone d’acqua, o anche the o caffè ma senza zucchero.  I latticini dovrebbero essere limitati ad un massimo di due porzioni al giorno.
E cosa c’entra il disegno sotto alla figura? Ci ricorda che rimanere fisicamente attivi è la prima metà del segreto per mantenere una buona salute e forma fisica; l’altra metà è consumare una dieta salutare con piccole porzioni per non eccedere con le calorie: meglio quindi scegliere un piatto piccolo!”

Dopo che hanno parlato i “giganti” resta poco da dire… ma aggiungo un paio di commenti.

Dove sta la novità rispetto alla vecchia piramide?   
Finalmente anche le linee guida ufficiali iniziano a tagliare sulla porzione giornaliera di cereali (i famosi carboidrati complessi…), che se assunti in eccesso fanno ingrassare senza pietà. E a ben vedere, gli zuccheri (dolci ecc) sono proprio scomparsi, come a dire “se proprio devi, ogni tanto…”. Inoltre finalmente compare l’idea di aggiungere un po’ di proteine (magre) ad ogni pasto, in barba alle diete dissociate!  A pensarci bene, il nuovo piatto americano somiglia veramente tanto alla dieta Zona a occhio.  
E l’Italia cosa propone, piatto o piramide? Nessuno dei due, a quanto pare qui siamo più intelligenti, niente figure, bensì 8 linee guida (elencate sotto), scaricabili qui .  A ben vedere i concetti sono davvero sempre quelli, ma in comunicazione la "forma" conta, se vogliamo far comprendere il contenuto!

  • Fate attenzione al vostro peso e siate attivi
  • Più cereali, verdure, tuberi e frutta
  • Grassi: scegliete la qualità e limitate la quantità
  • Zuccheri, dolci e bevande: solo la giusta quantità
  • Bevete molta acqua al giorno
  • Sale? Meglio se poco
  • Bevande alcoliche: solo se in quantità limitate
  • Fate scelte varie
  • Consigli speciali per persone speciali
  • La sicurezza del vostro cibo dipende anche da voi
Copyright immagine: Copyright © 2011, Harvard University. For more information about The Healthy Eating Plate, please see The Nutrition Source, Department of Nutrition, Harvard School of Public Health, www.thenutritionsource.org, and Harvard Health Publications, health.harvard.edu.

mercoledì 16 marzo 2011

In arrivo l'E-book sulla dieta zona

Buongiorno a tutti.  Un mini-post per pre annunciare una novità.
E' in arrivo, a breve, un e-book sulla dieta Zona.
Non un e-book qualsiasi, ma il mio. La dieta zona semplificata, resa pratica.  L'applicazione dei principi per i pigri, per i precisi, per le persone "medie", ognuno secondo il suo carattere e la sua motivazione.
Non tutta la teoria, solo quanto basta per capire i principi fondamentali.
Il libro conterrà anche le tabelle classiche, alcune tabelle semplificate, qualche ricetta. E una testimonianza-sorpresa.
Per me pubblicare un E-book  è una novità assoluta, vi chiedo quindi un piccolo aiuto. Fatemi sapere che ne pensate! Usate i commenti (sotto) oppure votate (gadget a destra).
Più commenti ricevo, più presto arriva il libro, quindi fate la vostra parte!
Grazie a tutti in anticipo

giovedì 17 febbraio 2011

LA BILANCIA MENTE

La bilancia ci dice il nostro peso, ma questa non è tutta la verità.  Due persone con la stessa altezza e lo stesso peso potrebbero avere un aspetto completamente differente, una tonica e muscolosa, l’altra con pancetta e coulotte!
Oltre al peso è importante conoscere la composizione corporea, cioè quanto del nostro peso è costituito da adipe, quanto da acqua e fluidi, quanto da muscoli.  I muscoli sono il tessuto metabolicamente più attivo, quello che ci permette di mangiare di più e mantenere il peso, mentre l’adipe da questo punto di vista è “inerte”, non consuma e anzi, produce ormoni ad azione infiammatoria: avere un eccesso di grasso non è certamente positivo né per la salute né per l’estetica.
Quando si inizia un percorso di dimagrimento è importantissimo valutare la composizione corporea iniziale, e verificare nel tempo che il peso perso sia principalmente grasso,  non muscolo o strutture nobili. L’aspetto scavato che spesso ha chi è a dieta dipende proprio da una perdita di massa muscolare, cosa molto dannosa. Seguire nel tempo il paziente permette di "aggiustare il tiro" per tempo, modulare l’intervento dietoterapico a seconda della reale risposta del fisico di ciascuno.

Come si misura il grasso corporeo?
A dire il vero, non si può misurare in modo diretto, ma si può stimare. In studio utilizzo due strumenti diversi
.
Il primo è il BIA101 della Akern, “lo” strumento migliore sul mercato per la stima della composizione corporea, valicato da oltre 1000 articoli scientifici pubblicati e 25 anni di ricerca clinica. Questo strumento consente di misurare due parametri bioelettrici, impedenza e reattanza, che sono direttamente collegati quantità di fluidi all’interno dell’organismo ed all’integrità delle membrane cellulari.  La combinazione di queste due misurazioni viene riportata su un grafico detto BIAVECTOR, che permette di valutare la situazione: tanta o poca massa cellulare, buona, scarsa o troppa idratazione. Le misurazioni successive permettono di valutare il tipo di modificazioni all’interno del corpo: può succedere che non si perda apparentemente peso, ma in realtà la quantità di adipe è minore mentre è aumentata la massa magra, uno spostamento del “puntino” ci dice molto di più rispetto al solo peso.
Il software fa anche un calcolo dei vari compartimenti: kili di massa magra, massa grassa, acqua, ma sono stime soggette ad un errore maggiore.

Il secondo strumento che utilizzo è l’adipometro. Questo strumento funziona un po’ come un ecografo, l’applicazione è rapida e discreta, e consente di misurare lo spessore dell’adipe nei punti prescelti, quindi nel tempo possiamo misurare direttamente le variazioni dello strato adiposo.

Le misurazioni vengono eseguite ogni volta che sia necessario. Poiché l’impedenziometro valuta la quantità di acqua presente nel corpo è bene fare la misurazione nel momento giusto in modo da ottenere una misura che sia più rispondente possibile alla situazione “normale” della persona.  Si suggerisce di non fare attività sportiva nelle ore precedenti la visita (se non si è sportivi ad alto livello, in quel caso non cambia), di evitare lunghi viaggi in macchina. Meglio non fare la misurazione durante il ciclo mestruale, in quanto questo comporta di norma una ritenzione idrica superiore al solito.

lunedì 31 gennaio 2011

I BENEFICI DELL'ATTIVITA' FISICA

Gennaio è un mese particolare, sarà che le giornate quasi impercettibilmente iniziano ad allungarsi, sarà l’effetto dei buoni propositi di inizio anno, fatto sta che puntualmente c’è un aumento delle iscrizioni in palestra, chi già è iscritto torna a frequentare, i coraggiosi escono a correre e i più freddolosi rispolverano la cyclette.
Purtroppo questa ondata di attività passa presto, la sala pesi della palestra torna ad una più gradevole quiete, la cyclette torna a venire utilizzata come appendiabiti, con buona pace dei sensi di colpa.

Proviamo a migliorare la motivazione con un po’ di conoscenza: sapere il motivo per cui si fa un qualcosa aiuta a mantenere gli obiettivi.
  1. Innanzitutto l’essere umano è programmato per muoversi! I nostri progenitori erano in perenne movimento, capaci di correre per ore di seguito, di camminare per giorni interi trasportando pesi notevoli, e la loro salute era invidiabile. Mentre l’ambiente in cui viviamo è del tutto irriconoscibile rispetto a quell’epoca lontanissima, il nostro codice genetico è quasi identico. Per tornare alla salute e forza fisica dei nostri antenati dobbiamo utilizzare la nostra splendida macchina corpo.  Bando dunque all'ascensore, per fare un esempio.
  2. Chi si muove, chi fa sport ha una massa muscolare molto maggiore di chi rimane fermo.  Oltre all’ovvio vantaggio di avere maggiore forza, i più sportivi tra noi possono mangiare di più senza ingrassare: i muscoli, a parità di peso “consumano” molto più dell’adipe, e rappresentano uno “spazio magazzino” maggiore dove stoccare quei carboidrati in più che ci piace consumare.
  3. Fare sport aiuta a mantenere attivo il metabolismo.  Un ora di attività aerobica non ci fa consumare poi molte calorie (per smaltire 1 solo Kg di ciccia dovremmo correre per 24h di seguito), ma aumenta il metabolismo per i 2 giorni successivi; se facciamo almeno 1h di attività almeno 3 volte la settimana riusciamo mantenere il metabolismo più alto in modo costante. Che significa? Sarà più facile mantenere il peso, e più facile perderlo, grazie anche alla maggiore massa muscolare che conquisteremo nel tempo.
E che dire della prevenzione dell’osteoporosi?
La lista dei benefici potrebbe continuare: prevenzione dell’invecchiamento, miglioramento del sistema immunitario, miglioramento delle capacità cognitive…
Per un approfondimento ulteriore, rimanete collegati!

mercoledì 12 gennaio 2011

RICOMINCIAMO IN SALUTE

E dopo Gli Orazi e i Curiazi un altro veloce post, anzi, un suggerimento o meglio, un compito per casa per tutti i lettori.

Per i migliori di noi, le feste sono un periodo come gli altri, dal punto di vista alimentare, al massimo prendono un chiletto, subito smaltito.
Per molti invece... è un disastro, le tentazioni sono troppe, e tra un cioccolatino, una fetta di panettone, qualche cena più abbondante con gli amici, lo sgarro diventa abitudine!
Tornare alla normalità può non essere cosi semplice. E allora, che fare?
Usiamo la forza del gruppo: sapere che parecchie persone si impegnano in uno stesso compito aiuta a non sentirsi soli, sapere che anche altri hanno le nostre difficoltà può farci sentire meglio.


Ecco il compito proposto: pulizia in dispensa.

parte A: Prendiamo tutte le rimanenze delle feste (panettoni pandori putizze torroni cioccolatini ecc ecc), mettiamo tutto in una borsa e, a seconda di quanto sia collaborativa la famiglia e quanta roba sia rimasta scegliamo se
buttare il tutto nella spazzatura
nascondere accuratamente la borsa riponendola in un luogo scomodo e poco accessibile.
Ricordiamo che questi alimenti sono molto calorici, poco salutari, spesso infarciti di conservanti, grassi industriali, dolcificanti poco raccomandabili, e chi più ne ha... dunque anche se li eliminiamo non facciamo un gran danno!

Parte B: Andiamo a fare la spesa, scegliendo esclusivamente frutta e verdura di stagione, carne, pesce, affettati magri, e tutto quanto possa servire secondo i nostri gusti per mangiare davvero in modo sano almeno per una settimana senza sgarri: niente dolci, niente alcolici
Sicuramente lo stacco farà bene al fisico ed allo spirito!

Chi se la sente può aderire a questi compiti lasciando sotto un commento. Vi aspetto numerosi, chi inizia?

martedì 11 gennaio 2011

ORAZI E CURIAZI

Gennaio. Che noia, ovunque guardiamo vediamo le stesse cose: “come smaltire i Kg in eccesso accumulati con le feste”
E tutti in fila con i buoni propositi: alzi la mano chi non  ha deciso di mettersi a dieta ma anche di tornare in palestra e tenere più in ordine la scrivania / smettere di fumare/ spendere meno soldi… la lista è lunga, tutti abbiamo i nostri difetti.
Sempre quelli tragicamente, nonostante con ogni inizio dell’anno ci proponiamo di migliorare. In genere con poco successo.
Perché?
Cambiare è difficile, le abitudini sono “comode”, ci fanno sentire protetti e sicuri, cambiare significa anche lasciare in qualche modo una parte di sé, una parte di certezze, lasciare la nostra area di confort per entrare in quella che un amica chiama "area di sconfort", migliora ma ancora a noi sconosciuta: questo passaggio è necessario ma non è indolore!
Ogni cambiamento richiede dunque una buona quota di impegno ed energia. Ma la nostra energia non è infinita, e dobbiamo comunque investirne buona parte in attività come il lavoro, la cura della casa, dei figli ecc quindi quella che resta va dosata con giudizio, anche per non sentirsi sopraffatti dall’enormità dei compiti da affrontare.
Fare una cosa alla volta, concentrare i nostri sforzi su un solo aspetto alla volta è una strategia molto più efficace, ed è quella che propongo sempre nel percorso della non dieta. Anche la storia ci dà ragione in questo senso. Conoscete la storia degli Orazi e dei Curiazi? No?
Ecco qui la storia (tratto da www.penisola.it)
La leggenda degli Orazi e dei Curiazi è legata alla guerra che si scatenò tra Roma e la città di Albalonga sotto il regno di Tullio Ostilio.
Si narra che i Romani e gli Albani nel corso della guerra concordarono di far combattere tre campioni rappresentanti per ognuna delle due città per porre fine definitivamente ai continui ed inutili spargimenti di sangue. I Romani scelsero i tre fratelli Orazi, la scelta degli Albani cadde sui fratelli Curiazi. Inizialmente due dei tre romani furono uccisi, per cui il duello volgeva a favore dei Curiazi. L’ultimo Romano, però, fu molto abile nel decidere la strategia da adottare per evitare la sconfitta definitiva. Egli, infatti,  finse di fuggire e uno dei Curiazi lo inseguì, ma l’Orazio si volse indietro all’improvviso e, sfruttando l’elemento sorpresa, colpì a morte l’avversario. Il Romano iniziò di nuovo la fuga ed ancora una volta riuscì a colpire l’altro Albano che lo stava inseguendo.
Alla fine lo scontro con l’ultimo dei Curiazi fu favorevole all’Orazio.
Albalonga e tutto il suo territorio così cadde sotto il dominio di Roma.”


Cosa ci insegna la leggenda?
Affrontiamo un “nemico” alla volta  fingendo che sia l’unico. Solo cosi potremo veramente concentrare le nostre energie sullo scopo prefisso. Ci vorrà più tempo a cambiare tutte le abitudini, ma in questo modo ce la faremo davvero!